Le chitarre

Medusa
 Medusa disgnata da John Byrne
Due baffetti sa sparvieroSi ormai posso parlare di chitarre, sono a quota due.
Però ho il problema di come chiamarle per evitare di confondermi. Non posso chiamarle per marca. Entrambe portano il marchio Rash® Guitars. Non posso chiamarle per modello. Entrambe sono delle Mc Master anche se una è una baritona. Mi rimane il colore o la scala (LaRossa e LaBaritona essendo la prima color sangue) o trovar loro un nomignolo. L'idea del nomignolo mi piace. Un po' come trovare un nome de plune di ottocentesca memoria.

Partiamo dalla Mc Master Pro 2 color blood, potrei chiamarla La prima (come il buon Stivie) ma non voglio copiare, potrei invece chiamarla con un nome di donna, come il buon B.B., essendo, per me, la chitarra femmina l'idea mi piace. Visto che di rosse della mia infanzia ne ho avute parecchie. No, non erano birre, ma delle eroine dei fumetti. L'idea di unire un'eroina dei fumetti con la mia chitarra mi piace. Approposito di fumetti, se avessi una chitarra gialla la potrei chiamare Rat-Man. Ma concentriamoci sulle rosse! Le eroine il cui ricordo è più vivido nella mia mente sono: Natasha Romanoff alias La vedova nera che in coppia con il buon Devil volteggiava nei disegni di Gene Colan, Medusa regina degli inumani nata dalla matita di Jack Kirby e Gean Gray alias Marvel girl alias Fenice ... ed altro ancora colonna portante del mondo degli X-Men.
Vedova Nera
 La Vedova Nera disgnata da J.G. Jones
Come scegliere? Il mio cuore mi suggeriva la vedova nera, ma la mia chitarra non è così aggressiva e spregiudicata. Non va bene. Molto meglio Medusa. Medusa è una regina nata dalle mani del Re ed è il nome ideale per una regina delle chitarre, inoltre, Medusa è, nella mitologia greca, una delle Gorgoni. Visto che tra le mie passioni vi è anche l'archeologia, quale modo migliore per coniugare anche questa passione. Archeologia, archologia, mitologia greca. La tesat di medusa sullo scudo di Minerva. La chitarra come scudo ... forse sto delirando. Meglio darsi un contegno.

La baritona, è stata per lungo tempo senza nome. Ma improvvisamente mi son reso conto che non potevo non associarla ad una donna di gran classe Natalia Alianovna Romanova. È vero non è rossa. Ma ha un eleganza ineguagliabile. La cosa che mi ha sempre colpito della Vedova Nera nome di battaglia di Natasha è la classe e l'eleganza da prima donna. Anche la mia chitarra ha classe da vendere.
La vedova Nera nasce come un supercriminale ma da subito viene arruolata tra i buoni. Anche la baritona doveva nascere, nella mia prima idea, come la chitarra truzza tout court. Ma poi, ha preso la strada della chitarra di classe contradistinta da un suono elegante, preciso e pulito.
Inoltre la mia chitarra, come la Vedova Nera, deve dividere la scena con una compagna tutta rossa. Che nella mia mente riporta alla luce il sodalizio, disegnato da Gene Colan, tra Devil e, appunto, la ex spia del KGB.

Avevo un altra Mc Master color balck silk ora venduta ed anche questa aveva un nomignolo. DI fatto suonava come una Stratocaster™ per cui la chiamai Rugster che è la contrazione di Ruggero e Stratocaster™ ovvero la Stratocaster di Ruggero (anche se lui fa la sua versione della Stratocaster™ che porta il nome di Rashter).


Mc Master Pro 2 blood ovvero   :
La palettaTra le chitarre marchiate Rash® Guitars la Mc Master è sicuramente la più versatile per il rock/blues. Questa chitarra porta il numero di serie fantasma MC-605001.
Rispetto alla versione standard ho richiesto, nel tempo, alcune piccole modifiche per farmela più assomigliare, portandola all'attuale versione Mark III.
In particolare il disegno della paletta, in una configurazione quattro più due, è stato da me progettato su idee che perdono le loro origini nella notte dei tempi. Ora questa paletta è entrata ufficialmente a far parte della produzione Rash® Guitars, montato prevalentemente sui manici in acero, e sembra trovare un buon riscontro tra i clienti Rash®. Mi piace l'idea di aver fornito un piccolo contributo all'evoluzione di queste chitarre.
Mc Master Pro
Corpo
: Mogano con top in acero fiammato extra La scelata di questa accopiata è sia dettata da un aspetto estetico, la tgratura sul top mi fa impazzire, sia dalla necessità di avere un suono caldo.
Manico : Acero occiolinato duro, avviato Ho sempre amato i manici chairi e alllora, crepi l'avarizia e che sia occhiolinato. Scala 648 mm (25,5"), laghezza del capostato 44 mm, niente segnatasti tanto non servono.
La paletta è stata fatta su mio disegno.
È da quando avevo 16 anni che volevo le meccaniche 4 sopra e 2 sotto, Leo non aveva ancora fondato la MusicMan.
Il manico è satinato per una scorrevolezza migliore.
Tastiera : Acero occhiolinato, a raggio variabile
Tipo Fret : Medi
Meccaniche : Sperzel autobòloccanti
Ponte : Fisso con sellette in graphtech Non avendo mai imparato a usare la leva ho preferito optare per un ponte fisso, che mi garantisce anche una maggiore risposta. Questo grazie anche alle corde inserite dal corpo.
Pickup al manico : Rash® (HB) poli da 6 mm I pick-up sono progettati e costruiti da Ruggero con magneti con da 6 mm in AlNiCo 5, per quello al manico e ceramica per quello al ponte.
Nel ponte é presente anche un pick-up piezoelettrico attivo.
Un selettore a tre posizioni permette di utilizzare il piezo miscelato ai pick-up o solo piezo o solo pick-up.
Selettore 3 posizioni,
      • 1 pick-up al manico
      • 2 pick-upi in parallelo
      • 3 pixk-upal ponte
Controllo volume con push/pull per lo splitting degli humbucker e controllo volume piezo.
Pickup al ponte : Rash® (HB) poli da 6 mm
Pickup al ponte : Piezo
Colore : Rosso sangue Sfumato sui bordi per coprire l'attaccura del top con il corpo.
Ruggero, l'uomo che incarna la Rash® Guitars, con questa chitarra ha fatto un lavoro eccezionale.
Oltre al suo aspetto estetico, e si sa anche l'occhio vuole la sua parte, la qualità della costruzione e del suono sono superbe.
Nonostante il corpo sia in mogano il peso è molto contenuto e si suona sempre volentieri in piedi ed anche dopo ore la schiena non duole.
L'accopiata legni/pick-up genera un suono caldo, aperto e decisamente brillante, ricco di armoniche che aumentano ulteriormente con la miscelazione del piezo. L'attacco è deciso, quasi aggressivo.
Io sono un amante dei pick-up al manico, quindi sono particolarmente contento che usando il pick-up al ponte il suono non risulti troppo secco. Inoltre posso ottenere sia suoni molto corposi, usando gli humbucker, che suoni più nasali (più Fenderiani), decisamente più fini ed acustici, splittando i pick-up. Questo grazie anche all'interazione con il sistema di amplificazione.
Gli humbucker, in realtà, non sono dei classici humbucker con il magnete sotostante, ma sono una coppia di single coil a poli invetiti. Questo fa si che il suono del pick-up splittato sia migliore.
Altro grande vantaggio è il volume differente delle due tipi di pick-up. Quando uso gli humbucker il volume di uscita del suono è decisamente più elevato rispetto ai single coil. Questo mi permette di avere volumi diversi per assoli e parti ritmiche o per mandare in crunch l'amplificatore semplicemente tirando o spingendo la manopola del volume.
Grazzie alla notevole dinamica fornita dai legni posso passare da un suono pulito ad un suono più crunch anche lavorando con la manopola del volume o con il plettro. Fantastico!
Il pick-up piezoelettrico ha una resa abbastnza acustica. Inserendolo escono decisamente le corde. Non sembra una chitarra con la cassa, ma ci si avvicina molto.
Sul retro della chitarra è posto anche un selettore che esclude la parte attiva del circuito che permette di suonare anche senza batteria inserità.
In questo caso il suono della chitarra risulta meno spinto, decisamente più arioso più sottile.
Vista la presenza del pote fisso con le corde che attraversano il corpo la si può suonare anche da spenta ed il volume sonoro risultante è inaspettato.
La perfezione del manico mi permette un action moto bassa ma dopo svariati set-up mi sono stabilizzato in un action di 2 mm regolato utilizzando lo spessimetro sul freet dell'ultimo tasto. Anche quando usavo action di 1,2 mm non avevo vibrazioni parassite o indesiderate.
Il manico è molto sottile e stinato, questo permette una scorrevolezza notevole. Un manico da corsa!
Ora sto sperimentando svariati tipi di corde, sono partito con le classiche 0,10 di svariati tipi e marche (GHS, D'Addario, Ernie Ball, Dean Markley) non avevo ancora fatto una scelta definitiva quaando sono passato alle 0,11. In configurazione 0,11 la resa sonora del piezo cresce in maniera esponenziale, purtroppo la scalatura 0,11non è facile da trovare nei negozi. Ho trovato, e provato, le Dean Makley, le Gibson e le GHS. Il mio ideale sarebbe un suono morbido molto blues. Purtroppo le 0,11sono molto faticose e mi hanno procurato una tendinite ed a malincuoare sono tornato sulle 0,10 ma nel mirino ci son le Zebra della DR che dicono siano un buon compromesso tra nichelate e bronzee. O scalature come le .10-.52.
Approposito, quì Corde ho messo dei commenti sulle code provate.
Sto anche provando vari tipi di plettro. Io sono sempre stato un affezionato ai Jim Dunlop Stubby che hanno un suono piuttosto vetroso, ma ulimamnte mi sono convertito ai Jim Dunlop jazz III XL series in nailon, sono più morbidi e mi danno meno problemi sulle ritmiche. È incredibile come cambiando plettro si possa modificare il suono ottenuto. Ultimante stò anche cambiando il modo di tenere il plettro. Ho notato che ruotandolo verso l'esterno di qualche grado il suono risulta più brillante. Mi piacerebbe anche tentare di costruirmi dei plettri in legno ma la cronica mancanza di tempo e di attrezzatura sta rimandando questo esperimento alle calende greche. In compenso ne ho acquistati alcuni e devo dire che la sensazione che danno è molto bella.


Mc Master Pro Baritona Poison ovvero   :
Mc Master Pro Baritona
Corpo : Pioppo con top in pippo marezzato extra Il colore esalta la marezzatura in maniera decisa. Fantastico!
Manico : Acero duro, avviato Scala 699 mm (27,5"), laghezza del capostato 44 mm, niente segnatasti tanto non servono.
Paletta, la solita, 4 sopra e 2 sotto, oramai entrata a far parte a pieno titolo della linea Rash® Gutars.
Il manico è satinato per una scorrevolezza migliore.
Tastiera : Mogano, a raggio 12"
Tipo Fret : Medi
meccaniche : Sperzel autobloccanti
Ponte : Hipshot Tremolo con sellette in graphtech Calssico ponte tremolo di fenderiana memoria, ma decisamente più efficente.
Pickup al manico : Rash® jazz (HB) I pick-up sono progetta ti e costruiti da Ruggero. I magneti hanno poli da 6 mm in AlNiCo 5 e sono racchiusi in scatolette lignee che li rendono degli oggettini di classe.
Nel ponte é presente anche un pick-up piezoelettrico attivo.
Un selettore a tre posizioni permette di utilizzare il piezo miscelato ai pick-up o solo piezo o solo pick-up.
Selettore 3 posizioni,
      • 1 pick-up al manico
      • 2 pick-upi in parallelo
      • 3 pixk-upal ponte
Controllo volume e controllo toni con push/pull per lo splitting degli humbucker e controllo volume piezo con push/pull per boost dei medi.
Pickup ponte : Rash® jazz (HB)
Pickup al ponte : Piezo
Colore : Poison Il colore rende questa chitarra elegantissima.
Non contento di avere una Mc Master Rash® Guitars ne ho voluta una seconda. Baritona! Questa seconda chitarra porta il numero di serie MC5608005.
Ametto che la definizione delle specifiche di questa seconda chitarra è stata più semplice, rispetto alla prima. Frequentando la bottega di liuteria della Rash®, ho avuto l'opportunità di sperimentare e meglio capire le caratteristiche e le interazioni tra i legni. L'idea di fondo che ha guidato la definizione di questa chitarra e stata la diversità rispetto al legno che già avevo in modo da avere un ampio spettro sonoro a disposzione sul palco utilizzando le due chitarre.
I legni sono radicalmente diversi: tastiera in ebano e corpo in pioppo con top in pioppo marezzato. All'insegna di una minore aggressività dell'attaco con un corpo che esalti maggiormente le frequenze più scure. Anche la scelta della scala baritona va in quella direzione.
Ponte mobile in stile Fender. Così prima o poi imparerò ad usarlo.
Come pick-up ho scelto, dopo averli sperimentati su Medusa Mk II, i Rash® Jazz più piezo nel ponte. Il pick-up piezoelettrico è fornito di una doppia equalizzazione con un boost sui medi azionabile dalla manopola del volume.
Direi una chitarra da jazz con uno spiccato carattere acustico. In effetti l'acusticità di questa baritona è splendida. Con il piezo, nel Fender Acoustasonic jr, sembra una chitarra acsutica al 100%. Il suono è di una eleganza e di una corposità incredibili. L'attacco è estremente morbido.
I pick-up sono estrememente puliti e non spingono molto, quasi impossibile mandare in crunch l'maplificatore lavorando sul volume o sull'intensità della pennata.
Avendo lo stesso tipo si selettore come per Medusa ho ha dispizione tre suin di tradizione Gibson più tre di tradizione più Fenderiana, anche se come suono siamo lontainanni luce da una Stratocaster. I suoni non sempre morbidi, piuttosto corposi, mai nasali.
Sul retro della chitarra è posto anche un selettore che esclude la parte attiva del circuito che permette di suonare anche senza batteria inserità.
In questo caso il suono della chitarra risulta ancora più assottigliato, decisamente più naturale e meno compresso.
La tastiera in ebano è molto scorrevole, non da le stesse sensazioni dell'acero, ma mi piace. Per via della scalatura piuttosto grossa. Corde 0,13-0,56 lisce. risulta piuttosot faticosa. Ma conto che lavorando sul set-up e su una sperimntazioni di varie scalature di ammorbidire il tutto. In modo da non massacrarmi le dita nel tentativo di fare assoli. Come per Medusa quì Corde ho messo dei commenti sulle code usate.
Come plettri con questa chitarra uso i Jim Dunlop jazz III in nailon, ma voglio provare anche i John Pearse in ebano usati dal mi amico Simone con risultati notevoli.

Per ora è tutto alla prossima.



La Rastreliera virtuale. Sono quì raccolte tutte le mie chitarre presenti e passate.
Vedova Nera
Rugster
Chitarra Fuffa
Medusa MkIII
Steve Vai
Finta Strato

Ultima modifica: luned́ 18 luglio 2011 di ladi quasu A casa