Andar per monti - Livelli di difficoltà

La classificazione UIAA non è uno standard internazionale, infatti in diversi paesi sono utilizzate altre gradazioni.
Una correlazione di massima è riportata nella seguente tabella.

UIAA Francia Stati Uniti Inghilterra Germania Australia Descrizione
I
1
5.2
difficoltà moderata
I
  Dal primo grado si può già parlare di arrampicata, le mani si usano solo per mantenere l'equilibrio dove serve
II
2
5.3
difficile
II
11
Dal secondo si parla di arrampicata vera e propria. La progressione richiede già una corretta sequenza nei movimenti. Gli appoggi e gli appigli sono molto abbondanti
III
3
5.4
molto difficile
III
12
Aumenta la pendenza della parete, eccezionalmente addirittura verticale.Appigli e appoggi iniziano a diminuire.I passaggi si possono generalmente affrontare in diversi modi
IV
4
5.5
4a
IV
12 - 13
Appigli e appoggi continuano a diminuire. Inizia ad essere necessaria una buona preparazione sia fisica che tecnica applicata alle diverse conformazione rocciose.
V-
5a
5.5
4a
V
13
V
5b
5.6
4a – 4b
V – VI
13 - 14
Appigli e appoggi ancora più rari. Arrampicata difficile e faticosa che richiede ottima tecnica. È necessario esaminare la parete prima di affrontare la progressione.
V+
5b - 5c
5.7
4b – 4c
VI
14
VI-
5c
5.8
4c
VIIa
15
VI
6a
5.9
5a
VIIb
15 - 16
Appigli e appoggi obbligano ad una arrampicata compostata da movimenti precisi e ben studiati. Richiede ottima preparazione tecninca e fisica completatata da allenamenti specifici
VI+
6a+
5.10a
5a
VIIc
16
VII-
6b
5.10b
5b
VIIIa
17
VII
6b+
5.10c
5b – 5c
VIIIb
18
Appigli e appoggi estramamente esigui e\o distanti. È necessario un allenamento estremamente mirato allo sviluppo della forza delle dita e un'ottima padronanza delle tecniche di equilibrio ed aderenza.
VII+
6c
5.10d
5c
VIIIc
19
VIII-
6c+
5.11a – 5.11b
6a
IXa
20 - 21
VIII
7a
5.11c – 5.11d
6a – 6b
IXb
22 - 23
VIII+
7a+
5.12a
6b
IXc
24
IX-
7b – 7b+
5.12b – 5.12c
6c
Xa
25 - 26
IX
7b+ - 7c
5.12d
6c – 7a
Xb
26 - 27
IX+
7c+
5.13a
7a
Xc
28
X-
8a – 8a+
5.13b – 5.13c
7b
XIa
29 – 30
X
8b
5.13c – 5.13d
7b
XIb
30 - 31
X+
8b – 8b+
5.13d – 5.14a
   
31 - 32
XI-
8c – 8c+
5.14b – 5.14c
   
33 - 34
XI
8c+ - 9a
5.14c – 5.14d
     

Per l'arrampicata artificiale viene utilizzata una scala di sei gradi cresenti dall'A0 all'A5 più un settimo a parte basata sulla difficolta e sulla quantità di strumenti artificiali usati secondo la seguente tabella:

Grado Descrizione
A0 È il grado base dell'arrampicata in artificiale. La progressione avviene prevalentemente in libera ma chiodi o altre assicurazioni estremamente solide sono utilizzati come appiglio o appoggio; le staffe non sono necessarie. Viene valutato A0 anche tenersi o farsi tenere in trazione sulla corda e compiere pendoli.
A1 Arrampicare richiede poca forza indipendementemente dalla verticalità della parete. Chiodi e altre assicurazioni si collocano con facilità e offrono un'ottima tenuta. È sempre sufficiente l'uso di una staffa per ogni membro di cordata.
A2 Maggiori difficoltà nella salita in artificiale, con tratti lisci o leggermente strapiombanti. Gli ancoraggi si possono collocare con più difficoltà e offrono una tenuta non sempre ottima. Richiede l'impiego di 2 staffe per ogni membro di cordata, una buona tecnica per il loro uso e un buon allenamento fisico.
A3 Salita in artificiale molto difficile e faticosa. È piuttosto difficile e non immediato posizionare le assicurazioni e la loro tenuta è limitata. Crescono le difficoltà tecniche di manovra e spesso si ha a che fare con tetti molto pronunciati. Necessita di almeno 2 staffe per membro di cordata e una buona tecnica per il recupero. Si usano anche gli skyhooks.
A4 (A5) Salita caratterizzata in maniera crescente dalla precarietà delle assicurazioni artificiali, non più sufficienti a garantire una buona assicurazione. Largo uso di cliffhanger e skyhooks.
AE Si adoperano ancoraggi a pressione o spit. La difficoltà diviene esclusivamente fisica. Ottima tenuta in caso di volo.

Se la via è caratterizzata da tratti superati in libera e altri superati in artificiale, si affiancano le rispettive indicazioni, anteponendo quella riferita ai passaggi più frequenti (es.: A2/VII = A2 più frequente del VII).
Le classificazioni delle difficoltà da superare in arrampicata libera o con l'arrampicata artificiale vengono utilizzate per descrivere le diverse sezioni dell' itinerario mentre per una valutazione d' insieme degli itinerari alpinistici si utilizzano delle sigle :
  • F (facile)
  • PD (poco difficile)
  • AD (abbastanza difficile)
  • D (difficile)
  • TD (molto difficile)
  • ED (estremamente difficile)
  • EX (eccezionalmente difficile)
Esse tengono conto per esempio dell' asprezza dell' ambiente, dell' isolamento, della qualità della roccia. In tal senso la classificazione d' insieme non rappresenta ne la massima difficoltà ne la media delle difficoltà dei singoli tratti.
Per le vie di salita su ghiaccio le pendenze vengono espresse in gradi e viene utilizzata, per analogia, la stessa classificazione d' insieme prevista gli itinerari su roccia (F - EX).

Ultima modifica: venerdì 11 febbraio 2011
SuHome